venerdì 16 gennaio 2015

I perché dell'attrazione




I perché dell'attrazione

 

Non è detto che quello che si trova ses­sualmente attraente sia anche ciò che rende felici, e nemmeno ciò che può dare piacere. Un uomo o una donna possono benissimo provare attrazione per qualcuno ad un ricevimento, per poi provare noia o addi­rittura repulsione quando si ritrovano a letto insieme.

Per questa stessa ragione, in un certo senso, le caratteristiche sessualmente attraenti pos­sono benissimo essere una pura invenzione della persona che si è sentita attratta. Gli uomini possono sentirsi attratti da una donna per via dei suoi abiti, dei suoi sguardi o dell'espressione del suo viso; sotto i vestiti si immaginano qualcosa di desiderabile e di eccitante, e poi restano delusi. O magari definiscono una donna silenziosa e scon­trosa, «enigmatica» e «misteriosa», mentre poi in realtà è talmente stupida o egoista che non parla nemmeno. Analogamente, un uomo può dare ad una donna l'impres­sione di essere brillante o intelligente solo perché lei in realtà non è assolutamente in grado di capire quali siano veramente le sue capacità. Quello che a lei piace è l'im­magine.

Le immagini della pubblicità sulla stampa e alla televisione sono la dimostrazione di come ci si faccia trascinare facilmente dalle impressioni superficiali. Anzi, le motiva­zioni dell'attrazione possono stare tutte nel contesto, e non nella persona di per sé. Con luci soffuse, musica in sottofondo e chiari di luna, le caratteristiche del proprio partner possono passare in secondo piano. L'attra­zione è in gran parte un'invenzione di chi la prova.

Un'altra complicazione nasce dal fatto che l'attrattiva o la mancanza di attrattiva di certe caratteristiche possono dipendere dal rapporto che esiste tra due persone. Una ragazza può trovare un uomo attraente perché è il suo insegnante, il suo medico o perché ha con lui un rapporto di tipo paterno e, cosa ancor più ovvia, molto dipende da quanto due persone si sentono «vicine» o «distanti». Certe caratteristiche, come i peli del corpo, o un odore partico­lare, ad una certa distanza possono non essere affatto attraenti, o persine repellenti, ma diventare eccitanti se si è vicini o se si dorme insieme.

Questo ci fornisce una chiave per cercare di risolvere alcuni problemi pratici. Ovvia­mente è anche possibile fare affermazioni generali sulle cose che l'altro sesso trova attraenti. Per esempio, i simboli di salute fisica e di pulizia sono attraenti; i simboli di sporcizia e di deformità, soprattutto gli odori o le altre impressioni sensoriali legate alle escrezioni o alle altre funzioni naturali che sono ancora considerate tabù, non lo sono. Ma quando il rapporto diventa più intimo, tutte queste cose vengono meno: possono attirare gli sguardi per strada, o facilitare l'incontro di una notte, ma per avere di più, ci vuole di più.


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